È arrivato il tempo di parlare dei robot dei mitici anni '70. Chiunque abbia la mia età (Gli 'anta, ma anche qualcuno in meno li ricorda perfettamente). Alcuni hanno anche visto il mitico annuncio di Maria Giovanna Elmi (Eccolo). Ma quest'oggi voglio parlarvi di una specie di "Remake" delle serie storiche della Toei come Grendizer, Mazinger, Koutetsu Jeeg e Getter Robot. La serie di cui voglio parlarvi si chiama "Robot Girls Z". eccovi il logo.
Robot Girls Z affronta il tema dei "Moe Gijinka (萌え擬人化)". Di cosa si tratta? Sostanzialmente, è una forma di antropomorfismo, dove qualità moe sono date ad animali, oggetti, concetti o fenomeni. In aggiunta alle caratteristiche Moe, sono anche caratterizzati dai loro accessori, che servono a sottolineare le loro forme originali prima dell'antropomorfizzazione. Quasi come fosse una sorta di cosplay, sono disegnati per rappresentare un oggetto inanimato o un popolare prodotto di consumo. Parte dell'umorismo di questa personificazione deriva dalla personalità attribuita al personaggio (spesso satirico) e l'arbitrarietà assoluta di caratterizzare una varietà di macchine, oggetti e anche luoghi fisici facendoli diventare "Kawaii".
E quindi, come si può vedere nell'immagine accanto, I robot che noi ben conosciamo ed ammiriamo sono
diventate le ragazze che potete vedere qui a fianco. Robot Girls Z è esattamente ciò che negli anime è mancato finora - Commedia! Questo anime mi ricorda il cinema slapstick, sia nei suoi molteplici strati di umorismo che nel ritmo frenetico. In breve la trama: Tre ragazze s'impegnano per promuovere l'uso dell'energia fotonica e devono combattere i cattivi dell'Impero Delle Tenebre che vogliono rubare questa nuova fonte di energia, prendere il sopravvento sulla città, e ridurre tutti a burattini. Fortuna che c'è il Team Z che non è del loro stesso parere, e farà di tutto per... radere al suolo il ward di Nerima, a Tokyo, partendo per primi dai camioncini di vivande, lasciando integro solo il Centro Ricerche Per L'Energia Fotoatomica in ogni episodio...
Adesso abbiamo già un po' di persone scandalizzate da come alcune delle pietre miliari dell'animazione giapponese siano state "Vandalizzate" (A loro esclusivo giudizio, eh!). Ma se vi fermate a capire cosa "Robot Girls Z" sia, lo perdonerete di certo. Non è pensato per essere una nuova serie sui robot giganti. È una parodia ! Un tuffo nei ricordi, nostalgia leggera per i fan dei mecha con un attitudine più versatile. Come fai a fare una commedia o una farsa con dei tuboni alti trenta metri? Quindi, la migliore maniere è umanizzarli, trasformare il metallo in stoffa e dare loro una personalità umana al posto di un pilota. Ciò permette inoltre di creare infinite gag da utilizzare.
Il Barone Ashura (Che dipende dal Dottor Inferno, il capo dei cattivi) è un personaggio interessante. La sua doppia personalità è letteralmente... doppia! Ha due parti di abbigliamento, ed il volto è una rappresentazione diretta della sua schizofrenia e della sua natura maniacale. Lei è una madre affettuosa di un gruppo di bambine-droidi che altro non sono che i mostri meccanici della serie di Mazinga Z ma con stereotipi dei personaggi giapponesi. Alcune sono divertenti, alcune sono buffe e altre addirittura delle fallite. (Infatti, il potere principale di una di loro è quello di proteggersi; Ma non con potenti artefici, proprio prendendo gente e facendosi scudo con essa!)
In termini di realizzazione, "Robot Girls Z" non sbaglia un colpo. È sorprendentemente ben animato, per una serie di soli 3 episodi (Che però potrebbero essere nove, dato che ogni episodio è diviso in tre parti da 8 minuti l'una). Alcune scene sono effettivamente riutilizzate, ma in modo che aggiunga più fascino allo spettacolo. Lo script e le scene sono piene di riferimenti alla serie dal quale viene il Robot in questione. Anche se non avrete mai visto la serie, vi ritroverete a ridere dell'episodio, e questo sarà il caso per la maggior parte del pubblico.
Il cast delle doppiatrici, poi, è di tutto rispetto; Nell'ordine, abbiamo:
Mariko Honda (Mazinga Z/Z-chan), Inori Minase (Grande Mazinga/Gre-chan), Kazusa Aranami (Goldrake/Grenda-san), Aya Hisakawa (Barone Ashura), Yukiko Morishita (Garada K7), Nao Touyama (Doublas M2), Kaori Takaoka (Gai-chan/Gaiking), Satomi Satou (Gacky/Ga-Keen), Ayumi Tsuji (Bara-tan/Balatack) e Chiharu Kitaoka (Dandan/Danguard Ace), Yuna Taniguchi (Geromazen R9), Kanako Miyamoto (Gerossum X2), Mika Kikuchi (Minerva X), Shizuka Furuya (Line X1) e, last but not least, Maaya Uchida (Getta Robot/Gecchan) e Minami Tsuda (Jeeg Robot/Zieg-san).
Una serie così divertente che ne avrei voluto un intero corso di 12 episodi. Ma forse 3 episodi erano perfetti. L'azione è sempre sopra le righe e c'è del fanservice, ma non distrae per niente... e penso che ogni fan dei vecchi anime dovrebbe dare una chance a questo piccolo e prezioso pezzo dell'animazione giapponese.
Qui sotto potete vedere la sigla di inizio della serie, e QUI trovate il sito ufficiale della serie. L'anime non è disponibile per il mercato italiano, ma si può trovare benissimo fansubbato in inglese (Ed anche in italiano, per chi non lo conosca, o non voglia perdere tempo a tradurre). Ci auguriamo una sua proposta in DVD o Blu-ray in Italia a tempi brevi!
Questo è tutto per ora ! Ci vediamo alla prossima recensione, con un nuovo contenuto!
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