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giovedì 3 ottobre 2013

SAKAMICHI NO APOLLON




Kaoru Nishimi, a causa del lavoro del padre, si trasferisce in una nuova scuola nel Kyushu. Da sempre studente modello e abituato a traslocare spesso da una città all'altra, il ragazzo è a disagio all'interno delle normali relazioni sociali tra adolescenti, tanto che spesso è colto da attacchi di ansia che riesce a controllare solo a fatica. Già il primo giorno di scuola si imbatte in Sentaro Kawabuchi, ragazzone con la reputazione del teppista, appassionato di musica jazz, e con Ritsuko Mukae, amica d’infanzia di Sentaro e figlia del proprietario di un negozio di dischi. Da subito affascinato dalla dolcezza di Ritsuko, Kaoru inizia a frequentare la sala prove dei Mukae, approfondendo l’amicizia con Sentaro e trovandosi in mezzo a un complesso poligono amoroso nel quale, come spesso accade, tutti amano qualcuno che pare non ricambiarli.
Tratto dall’omonima serie manga di Yūki Kodama, pubblicata a partire dal 2008 e vincitrice dello Shogakukan Manga Award, Sakamichi no Apollon è stato poi adattato in anime da Shinichirō Watanabe e trasmesso da Fuji TV nella primavera del 2012. Per l’occasione il regista ha rinnovato la collaborazione con la compositrice Yōko Kanno, già curatrice per lui delle colonne sonore di Macross Plus e Cowboy Bebop.
La storia raccontata è semplice e quotidiana, ma non per questo priva di fascino. L'attenzione si concentra su pochi personaggi essenziali, i quali però sono tratteggiati in modo esemplare, risultando vividi e reali. Oltre ai già citati protagonisti spiccano Junichi Katsuragi, carismatico studente universitario e idolo di Sentaro e la bella Yurika Fukahori, ragazza di buona famiglia che non vuole rassegnarsi a vivere un’esistenza rinchiusa in una routine dorata.
Nonostante l'azione si concentri principalmente su Kaoru e Sentaro, agli altri personaggi è lasciato spazio sufficiente per farsi conoscere e anche le loro vicende, per quanto marginali, toccano il cuore dello spettatore e sorprendono per la grande umanità che ne traspare.
Le rivolte studentesche degli anni Sessanta, la presenza in Giappone di ufficiali americani che spesso intrecciavano relazioni con le ragazze del luogo, l'influenza della cultura occidentale sulle giovani generazioni, pur non essendo tra i temi principali dell'opera, sono elementi di quotidianità che toccano le vite dei personaggi, condizionandone le scelte e le esperienze.
Al centro della storia rimane l'amicizia (di certo idealizzata e per nulla virile, ma comunque convincente) tra due giovani dalle personalità opposte, alle prese con amori non ricambiati e con il frastagliato sentire dell'adolescenza, quando ogni piccola cosa appare enorme e fondamentale.
La riconosciuta abilità registica di Shinichirō Watanabe e il perfetto intuito musicale di Yōko Kanno innalzano la qualità di questo lavoro sopra alla media, facendone un'opera emotivamente coinvolgente e visivamente notevole. Il character design realistico e ricercato, con figure ben riconoscibili e dotate di tratti individuali precisi, si sposa bene con sfondi dettagliati e animazioni fluide che raggiungono l'apice durante le jam-session, quando i movimenti delle mani sugli strumenti hanno dell'incredibile.
Il ruolo della colonna sonora, dominata dal jazz, è indispensabile per esprimere i sentimenti dei protagonisti e allo stesso tempo commuovere chi guarda; la raffinata scelta di brani appropriati per ogni scena permette alla storia di toccare vette emozionali altissime.
Sakamichi no Apollon è l'esempio perfetto di piccola storia comune, uno slice of life che attraversa per un attimo le vite di Kaoru, Sentaro e gli altri, per poi lasciarli al loro futuro, incerto come quello di tutti, ma segnato per sempre dai giorni trascorsi insieme in uno scantinato a suonare il jazz.

Elena Gabrielli

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